Skip to content Skip to footer
Soap Award color

Miglior Corto​

Vince il Premio Miglior Corto À la prochaine di Giuseppe Modaferri e Francesco di Fiore.

Sinossi
“L’estate di Tania si avvicina e, a 84 anni, la solitudine è il vero nemico. Un’anima vivace diventa irrequieta a causa della senilità. Le sue amiche sarte le aiutano a elaborare il passato e a immaginare un futuro nell’aldilà. Tuttavia, Tania non è disposta ad arrendersi e vuole realizzare il suo ultimo desiderio”.

Il Premio per il Miglior Cortometraggio è stato assegnato dalla giuria artistica, presieduta da PIF (autore televisivo e regista), insieme a Susy Laude (regista e attrice), Francesca Lancini (scrittrice), Lillo (attore, musicista e fumettista), Antonio Autieri (giornalista) e Francesca Astrei (attrice).

Miglior Regia e Premio Futuro

Vince Miglior Regia e Premio Futuro Na Savi di Sofia Ayerdi.

Sinossi
“Come è tradizione nella sua comunità indigena, Areli, che ha solo quattordici anni, viene promessa in matrimonio dal padre. Areli dovrà scegliere tra le tradizioni della sua comunità e ciò che desidera veramente”.

Il Premio per la Miglior Regia è il secondo riconoscimento attribuito dalla giuria artistica. Quest’anno, il vincitore di questo premio coincide con quello del Premio Futuro, assegnato da Erminio Perocco, Regista e Creative Director.

Il Premio Futuro consiste nella distribuzione gratuita del corto nei festival internazionali.

Menzione Speciale

Vince La Menzione Speciale Azure Vacillation di Ayyub Basya.

Sinossi
“Un bambino in cerca dei suoi genitori in città finisce bloccato a una fermata dell’autobus alla periferia della città”.

La Menzione Speciale è stata assegnata quest’anno ad un regista under 18.

Premio Territori Invisibili

Vince il Premio Territori Invisibili The Plain Sings di Gita Feizi.

Sinossi
“Zhina, una ragazza di 13 anni, vive nel villaggio con la sua famiglia tradizionale. Ama cantare e ogni volta che porta le pecore al pascolo, ne approfitta per cantare, ma suo padre lo ha scoperto e potrebbe metterla nei guai”.

Il riconoscimento Territori Invisibili nasce su ispirazione del lavoro degli Atelier(s) Alfonso Femia, centrato sulle persone e sui luoghi che incantano e sollecitano la ricerca di quello che ancora non si vede.

Premio Intercultural

Vince il Premio Intercultural Kite & I di Arghya Kamal Roy.

Sinossi
“Kite & I si propone di esplorare le circostanze affrontate dai bambini coinvolti nel settore economico informale. È una riflessione sulle aspirazioni e i sogni di questi bambini, il cui ruolo principale nella società è limitato al lavoro”.

La sostenibilità riguarda anche e soprattutto la società in cui viviamo. Una società sostenibile tutela tutte le parti che la compongono, favorendo l’interculturalità. Compongono la giuria Intercultural le donne della Casa di Giorgia, struttura del Centro Astalli che accoglie donne in fuga da guerre e persecuzioni.

Premio Sostenibilità

Vince il Premio Sostenibilità Extreme Recue di Jiahao Zhang.

Sinossi
“In un futuro prossimo, dove l’intera popolazione è simulata dall’intelligenza artificiale, su una piattaforma petrolifera offshore, un membro del personale è in procinto di andare in pensione. Il giorno prima del suo ritiro, durante una ronda, un guasto elettrico provoca un grave incendio e il sistema di intelligenza artificiale collassa completamente. Per evitare una grande esplosione, lui e il suo assistente robot devono chiudere manualmente quattro valvole cruciali prima che arrivi la squadra di soccorso. Quali crisi affronteranno? E come porteranno a termine questo salvataggio estremo?”

eFM, assegnando questo riconoscimento, evidenzia il legame dell’azienda con il mondo del cinema, in cui lo spazio è sempre funzionale alla creazione di una storia, di una relazione e di un’esperienza.

Best Pitch

Vince il Premio Best Pitch Lavorare per vivere per lavorare di Gemma Pistis.

Sinossi

Nora vive tutta la sua esistenza in una giornata di lavoro in ufficio: quando si sveglia, è una neonata già in ritardo e, alla prima riunione del mattino, è una bambina che sbaglia a usare le doppie; deve decidere se diventare madre e, in seguito, divorziare, mentre cerca di convincere un cliente. Quando è sera, dopo gli straordinari, Nora ha novant’anni e scivola sul pavimento bagnato dell’ufficio. Prima di morire, ripensa alla sua giornata o, meglio, alla sua esistenza: lavorare per vivere o vivere per lavorare?

Go To Top